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LA STORIA

Il Bobtail è un cane antichissimo: il suo aspetto non è quasi cambiato negli ultimi anni, cosa che non sarebbe accaduta se esso fosse stato di razza giovane in via di trasformazione.

Il Pastore Inglese Antico fu molto usato dai madriani delle regioni al Sud dell’Inghilterra, che portavano al mercato le mucche, le pecore e i cavalli. Cani pastori aventi le stesse caratteristiche fisiche possono trovarsi in molti altri paesi. Nel complesso, sembra logico pensare che i pastori di ogni parte del mondo giungessero alla stessa conclusione: e cioè che il miglior guardiano per le loro mandrie sarebbe stato un cane grande e grosso abbastanza da tenere lontani i lupi e gli altri predatori e che avesse allo stesso tempo caratteristiche fisiche tali da ricordare nell’aspetto una pecora, per non terrorizzare le bestie a lui affidate.
Cercate di immaginarvi una testa grande, pelosa, con molto spazio fra le due orecchie, piccole e ricadenti ai lati del cranio: non troppo piatte, ma stondate. Nella testa si vedono un paio di occhi intelligenti, scuri, ben separati. Sotto di essi un grosso muso quadrato, che termina con un bel naso nero.
I denti sono grandi, bianchi, disposti su due file parallele e coincidenti esattamente. Il colore varia dal bianco al blu più scuro: al tutto si aggiunge una barbetta ispida brizzolata. Questa testa sovrasta un collo abbastanza lungo, ben coperto di pelo, posato sulle spalle leggermente spioventi e appena ristrette sopra il torace. Sempre guardando il vostro modello immaginario, osservate gli arti anteriori che sono dritti e forti, come sbarre di ferro, coperti di pelo davanti e dietro, fino ai piedi piccoli e tondi, dai polpastrelli bene arcuati. Notate come esso per quanto robusto e pesante, si tiene dritto sulle zampe con la leggerezza di un gatto, senza mai un sintomo di debolezza.
Allontanatevi ora un po’ dal vostro cane-modello: guardandolo da lontano, la prima impressione è quella di robusta quadratura. Il posteriore è leggermente rialzato, gli arti posteriori sono ben muscolosi e controbilanciati dalle costole ben arcuate, dove c’è un ampio spazio per il lavoro del cuore e dell’apparato respiratorio. Nel folto del pelo non si nota alcun segno del taglio della coda:il pelo copre tutto, meno il ben definito angolo formato dai garretti, bassi, ma non troppo vicini fra loro. Se poi, sempre con l’immaginazione, farete una carezza sul pelo, lo dovrete trovare molto lungo, molto ruvido, non ricciuto, ma nemmeno troppo liscio. E’ soprattutto irsuto e da l’impressione di crescere con abbondanza da tutte le parti. Il sotto-pelo è fittissimo e non tanto duro. Lo giudicherete impermeabile e resistente a tutte le variazioni del clima.

Il colore è blu-bianco, ma la testa, il muso, il collo, il petto e gli arti anteriori sono una fiammata di bianco candido:ecco il cane che Madre Natura ha scelto per le notti di gelo al chiaro di luna.

E guardatelo correre, ora, il cane dei vostri sogni: sciogliete la sua catena e lasciatelo libero. Galopperà come un cavallo da corsa, raccogliendo le zampe posteriori sotto di sé, veloce e leggero, più veloce della più selvaggia pecora delle sue montagne. Ma chiamatelo presso di voi, e guardatelo mentre si raccoglie al passo: si muove esattamente come un orso.

Il primo documento pittorico di un pastore inglese risale all’incisione eseguita da John Boydell nel 1771 di un ritratto di Gainsborough, che rappresenta un duca di Buccleugh che abbraccia un eccellente soggetto di questa razza. Sia il cane che il padrone di questo ritratto portano lo stampo di una razza inequivocabilmente antica e distinta.
La caratteristica andatura caracollante dell’Antico Pastore Inglese e il fatto che in questa razza il posteriore è più alto della spalla, dette luogo all’ipotesi che c’è una somiglianza con l’orso, e che l’orso in qualche modo deve aver avuto a che fare con questa razza. Penso che questo sia del tutto improbabile , e che si potrebbe andare avanti inventando nuove teorie.

Nel diciottesimo secolo ai cani da lavoro veniva tagliata completamente la coda ("bobbed") per dimostrare che erano cani da lavoro e quindi non soggetti a tasse. Senza dubbio è per questa ragione che l’Antico Pastore Inglese si chiama "Bobtail". Molto raramente un cucciolo di questa razza nasce senza coda; in genere hanno alla nascita una lunga codina con la punta bianca.
Molti cani di razza sono molto intelligenti, ma usano la loro intelligenza per i loro scopi personali: ma i cani da pastore e i Bobtail in particolare, vogliono soprattutto fare piacere al loro padrone, e passano la loro vita a cercare di compiacerlo in tutti i modi.

Il Bobtail è registrato al Kennel Club Inglese come cane di razza grande e, ben spazzolato, deve sicuramente essere uno dei più bei cani che esistono.
Il suo carattere è dolce e fidato: nonostante la sua considerevole mole, non è un cane che si trovi sempre fra i piedi e non è goffo nei suoi movimenti. E’ il compagno ideale per che vive in campagna, ma è un animale estremamente adattabile, che si abitua a stare dove il suo padrone lo porta.
La sua mole e il suo carattere ne fanno un compagno ideale per i bambini, perché essi non possono fare male a lui, mentre il suo istinto di pastore lo porta a sorvegliare fedelmente loro. Benché la sua quantità di pelo possa spaventare un eventuale acquirente, la pulizia se gestita correttamente non richiede troppo impegno.

Se pensate che quando piove i suoi grossi piedi porteranno in casa un mucchio di fango, ricordatevi che i vostri sono ancora più grossi; e che questo problema sarà facilmente risolto da una svelta asciugatura con uno straccio vecchio. In ogni caso sono sicurissima che se deciderete di avere un Bobtail, non potrete mai più fare a meno del suo affetto, della sua gentilezza e della sua docilità. Egli adora il suo padrone, è un ottimo cane da guardia. E’ pronto ad adattarsi a qualsiasi ambiente, è sensibile, non ha sbalzi di umore, è pittoresco ma non ridicolo: di tutti i vostri amici è l’unico a cui potete chiedere tanto e da cui siete sicuri di ottenerlo.

Tratto da IL BOBTAIL
di Lucrezia Barbolani di Montauto